Dopo il campionato italiano di società di Pordenone, con un risultato cronometrico frutto più dell'adrenalina che delle mie condizioni reali, il ritorno alla realtà quotidiana è stato duro. Faccio ancora fatica a correre più di tre giorni consecutivi e l'appuntamento delle Colline di Napoli (corsa a tappe in tre giorni) è al limite della tollerabilità.
E' un appuntamento al quale partecipo volentieri perché Benny, in qualità di organizzatore, mi ha invitato consapevole delle mie condizioni attuali ed io, dal mio canto, so che non posso competere con i primi.
Alla tappa di Capodimonte partecipo con l'apprensione per gli oltre dodici chilometri di saliscendi e la titubanza dopo lo sparo dello starter dura poche centinaia di metri: devo lasciare andare i primi quattro atleti senza possibilità di ostacolarli in alcun modo. Mi ritrovo subito da solo e solamente nel secondo e ultimo giro vedo Guidetti procedere a gran fatica. Lo raggiungo ad un chilometro dalla fine e mi obbliga ad allungare con la speranza di guadagnare un congruo numero di secondi da amministrare nelle successive due tappe. Vince Tito Tiberti davanti a Gennaro Varrella e Paolo Ciappa, io mi ritrovo una dozzina di secondi prima di Guidetti.
La seconda tappa è molto bella, si gira intorno al Lago d'Averno. Solamente sei chilometri: impossibile per me mantenere il ritmo elevatissimo sin dalla partenza. Mi stacco immediatamente e procedo al mio passo con la stanchezza del giorno precedente non ancora smaltita. Vince Guidetti che, oltre a scavalcarmi in classifica generale, adesso minaccia da vicino Paolo Ciappa al terzo posto. Inalterate le posizioni di Tiberti e Varrella.
Per la terza tappa a Quarto ho sofferto per l'affaticamento muscolare. Correre tra 3'30'' e 3'40'' mi sembra la soluzione migliore e devo solamente fare il conto alla rovescia fino alla fine.
Clima di festa per tutti, le posizioni rimangono inalterate con Paolo Ciappa che difende ottimamente la sua posizione incrementando, anzi, il vantaggio su Guidetti.
Mi ha fatto piacere che Benny mi abbia incoraggiato pubblicamente per il mio rientro in gara dopo parecchi mesi. Mi ricorda sempre che tra le mie tante vittorie manca quella alle Colline di Napoli e spera che un giorno o l'altro ci riesca.
Conclusa la festa delle Colline di Napoli con Mario De Gregorio, mio compagno di macchina, che vince a sorteggio il viaggio per due persone in una capitale europea, al pomeriggio devo ancora assolvere ad un altro compito.
Peppe Sacco ha organizzato la Coppa Cristofaro Veneruso a Volla e mi ha chiamato per parteciparvi con la famiglia al seguito. Impossibile dire di no. Impossibile dire sono stanco. Scelgo di parteciparvi con la staffetta di 4x4 giri di campo, ovvero circa un chilometro e mezzo a testa. La distanza minima da percorrere per non limitarsi a guardare. Alla fine si rivela un pomeriggio allegro e per niente stressante dal punto di vista fisico. Vinciamo la gara a staffetta e quella lunga ma nella prova all'americana perdiamo punti rispetto ai diretti avversari e, complessivamente, arriviamo secondi. Tanta compagnia e serenità nel ricordo triste di chi non c'è più.
Ho rivisto con piacere Nicola Guglielmo, avversario "tosto" di qualche anno fa.
Si torna a casa a tarda sera. I bambini sono distrutti per avere giocato ore a calcetto ed io sono stanco ma deciso a riprendermi fisicamente.
Vorrei stare bene e correre ancora per qualche tempo a certi livelli. Poi, in seguito (ma vorrei deciderlo io), si vedrà.
Anno Nuovo, Nuovi Obiettivi
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*In fondo devo dire "GRAZIE" a chi mi supporta da quando ho iniziato la
"nuova vita"...* *Palermo, dicembre e gennaio 2020.*
L'obiettivo fondamentalment...
5 anni fa