mercoledì 25 aprile 2012

Primavera 2012

Finalmente arriva il disgelo. Con la primavera ritorna la voglia di correre e di sacrificare qualche ora di sonno per non dovere saltare giorni di allenamento.
La forma lascia a desiderare ma il DOVERE di correre un 10.000 per la società mi stimola a fare delle sedute specifiche che non faccio da settembre.
Intanto ho già svolto qualche seduta di fondo e di potenziamento grazie a Lello, Salvatore, Rino, Mario e gli altri amici con i quali abbiamo scalato più volte i sentieri dei monti Lattari. 
Nel 1° trail del Monte Taccaro ad Angri ho avuto il piacere di arrivare al punto più alto senza procedere al passo (eccetto i pochi metri in cui sono scivolato per via della grandine accumulata lungo il sentiero). L'obiettivo quel giorno era arrivare senza farsi male.
Con il potenziamento delle salite, una seduta di ben 4x1.000 a 3'10" e altre di fartlek corto, 12x(1'+1'), ho osato partire per l'atteso 10.000 in pista ad Avellino.
Con il dubbio fino alla fine se essere schierato in 2° o 3° serie (la media o la più veloce) visto l'elevato numero di partecipanti, ero convinto di partire in ogni caso a 3'20" a km per, eventualmente, aumentare negli ultimi giri.
Insieme a me anche Salvatore Arena, compagno di squadra del Violetta Club e gradito ospite a casa mia.
Come tutti i 10.000, alla fine è stata una sofferenza: partenza un po' troppo veloce (ero l'ultimo a 3'14" a km), per poi assestarsi sul ritmo. Davanti Maksim Obrubansky ad un ritmo che, da solo, lo porterà a concludere in 29'20", seguito a doppiata distanza da tutti gli altri. Io ho fatto la mia gara onesta, ho tirato un gruppetto di giovani per sette chilometri (almeno Antonio ed Alessandro hanno avuto il piacere del personale) per poi cedere qualche secondo nel finale, 33'20" alla fine (ho conosciuto tempi migliori, in tutti i sensi).

Mi rimane il piacere della fatica svolta e la voglia di continuare e sperare di riguadagnare qualche secondo a km con l'allenamento.