lunedì 19 settembre 2011

Le Colline di Napoli 2011

Il periodo autunnale mi vede solitamente in forma. La gara di Lucca ha dimostrato che ancora sono in grado di ottenere tempi di rispetto ed anche in un campionato nazionale assoluto non sfiguro.

Con gli amici dell'Ermes-Antoniana
In attesa del prossimo appuntamento "serio" (la mezza maratona di Cremona) per completare il campionato assoluto di società, ho l'opportunità di divertirmi partecipando ad alcune classiche campane.

Dal 16 al 18 settembre le Colline di Napoli. E' una delle poche gare che per un motivo o per un altro non sono mai riuscito a preparare (e a vincere!) ed anche quest'anno è così. Lo stato di forma è comunque accettabile e mi presento alla prima tappa al Parco di Capodimonte pieno di aspettative. E' la tappa più lunga (poco oltre 12 km) con due giri completi: prevalenza di discesa nella prima metà del giro e di salita al ritorno. Gli avversari ci sono: Samir Jouaher (marocchino) è il favorito, Tito Tiberti è il vincitore dello scorso anno, Giuseppe Soprano è uno dei più giovani ed in crescita, e poi io e Gennaro Varrella, "vecchietti grintosi".

Laura, Antonino, io e Giuseppe Soprano
La partenza è cauta con Gloria Marconi che tira il gruppo per tutti, ma per poco: Samir e Soprano accelerano repentinamente e impongono un ritmo che nessuno ha voglia e possibilità di mantenere. Loro due vanno in fuga mentre io, Gennaro Varrella e Tito Tiberti seguiamo con il nostro passo. Si conclude la prima parte del giro, termina la discesa e ci avviamo a risalire. Sono passati appena un paio di chilometri ma l'adrenalina mi invita a spingere quando la pendenza sale e provo ad aumentare la frequenza. Sento subito che Tito e Gennaro tendono a staccarsi ed insisto. Credo che sia troppo presto ma mi sento abbastanza in forze e continuo. Guadagno metro su metro su di loro ma perdo regolarmente terreno dai fuggitivi davanti. Si conclude il giro passando intorno alla Reggia ed ai turisti e capisco che devo solamente mantenere il passo fino alla fine. Non soffro come temevo e le gambe rispondono ai cambi di pendenza. Al traguardo giungo staccato di una quarantina di secondi da Samir che vince con una trentina di metri di vantaggio su Soprano. I miei inseguitori, Gennaro Varrella e Tito Tiberti, arrivano affiancati un minuto dopo di me. Per essere una gara a tappe su tre giorni e rimanendo le due tappe più brevi giungo alla conclusione che dovrò amministrare fino alla fine senza fatica. Il più è fatto!

Che errore di valutazione invece: la seconda tappa ci aspetta alla Mostra d'Oltremare in un orario improbo per il periodo tardo-estivo. Vialoni esposti al sole con almeno 30° alle 15.30. Penso che non influirà più di tanto visto che la classifica sembra definita ma Tito aspetta a stento lo sparo per partire a razzo. Essendo davanti a lui di un minuto decido di lasciarlo andare e di tollerare fino a dieci secondi a chilometro di distacco ma se mi aspettavo di partire a 3'30" per una parte di gara, mi sbagliavo completamente. Sono obbligato a correre sui 3'10" e mi rincuora vedere che Tito demorde dopo tre chilometri, lo raggiungo e lo stacco addirittura. Intanto sia Samir che Soprano passano a condurre e spingono fino alla fine. Si ripete la classifica del giorno precedente con l'eccezione di Tiberti che precede distaccato Varrella. Adesso sì che è fatta, penso.

La terza tappa è al Parco Virgiliano. Porto Emilia ed i bambini perché abbiamo la pista di atletica a disposizione ed un po' di verde intorno. Questa volta sono quasi sicuro che la corsa sarà lenta, i miei muscoli non recuperano facilmente ed avverto qualche doloretto. Il giro di pista in avvio e il giro esterno alla pista sono relativamente tranquilli ma appena ci avviamo in discesa ecco Tito Tiberti con i suoi allunghi micidiali. Decido nuovamente di staccarmi e di gestire a distanza, rimanendo con Gennaro Varrella mentre Samir, Soprano e Tiberti si allontanano. Perdo terreno ma non troppo. La tappa è molto corta e durante la salita del quinto chilometro riaffianco Tiberti rallentando il mio ritmo. Sono stanco ed una tregua mi sembra meritata per entrambi. Entriamo insieme in pista e concludiamo in fila indiana. Stavolta è finita davvero: ma che fatica!

Io, Laura Galeano, Vincenzo Esposito e Martina Rocco
Il dopo gara è piacevole. Sono invitato ad accompagnare Mario del gruppo UIC di Napoli nel percorso breve intorno al Parco e con i bambini lo facciamo volentieri. Poi aspettiamo le premiazioni per tornare a casa soddisfatti. Un'organizzazione con Benny Scarpellino che ha confermato, come sempre, le aspettative.

Con il senno del poi rifletto sul controllo antidoping che ha dello straordinario mentre dovrebbe essere ordinario, ne parlerò in modo più esteso.