Estate in SICILIA

Una ripresa è sempre dura. Ho cominciato con venti minuti senza alcuna pretesa di tempi ed andature e le prime volte le mie caviglie hanno protestato con doloretti acuti. Avevo intenzione di essere costante correndo tutti i giorni ma ho dovuto desistere presto: il giusto equilibrio l'ho trovato con due giorni di corsa ed uno di riposo per le prime due settimane. Poco alla volta sono riuscito ad arrivare ai quaranta minuti ed anche all'ora consecutiva ma i progressi si sono fermati qui: difficile programmare un'attività più intensa in questo periodo.

Le gare sono lontane dai miei pensieri ma alla manifestazione di Gualtieri Sicaminò (la prima corsa su strada della mia vita nel 1986) del 31 luglio non potevo mancare. Dopo i primi mesi dell'anno con le vicissitudini per il tesseramento fuori regione e le diatribe tra enti di promozione sportiva (EPS) e FIDAL pensavo che ormai tutto sarebbe stato semplice però...al momento dell'iscrizione mi viene detto: "Calderone, se partecipi devo pagare una sovrattassa alla FIDAL di 150€ perché la gara passa da manifestazione regionale B a manifestazione regionale A. Te lo dico così perché tu lo sappia, sei l'unico di fuori regione."
Bene, cosa significa? Che mi devo sentire in colpa perché l'organizzatore deve pagare 150€ per la mia partecipazione? Non lo ritengo giusto che mi sia stata data questa responsabilità. Per il quieto vivere e la mia mancanza di competitività del momento ho preferito correre senza pettorale invitando l'organizzatore a comprare un paio di scarpe ADIDAS a qualche atleta. Burocrazia pedante!
Le sensazioni in corsa non erano di certo positive. Le difficoltà del percorso le avvertivo tutte: la salita perché tale e la discesa perché non non ero più abituato ad allungarmi. Per non rischiare infortuni mi sono trattenuto.
Appuntamento successivo alla Maratonina di Ferragosto a Messina. Dovevo esserci perché vincitore della scorsa edizione con una delle mie migliori performance su strada degli ultimi anni. Ci sono stato in tenuta perfetta ADIDAS facendo finta con me stesso di stare bene: illusione. Ho impiegato quasi 5 minuti in più rispetto allo scorso anno ma mi sono lanciato in una volata lunga nell'ultimo chilometri in ricordo dei vecchi tempi. Faccio ancora tanta fatica.
Ignorando le altre gare sparse in tutta la Sicilia, ho continuato con i miei allenamenti nel circuito di Cattafi che invita a compiere leggere progressioni sul circuito di 1780 metri (stima risalente ai tempi d'oro di quasi tre lustri fa). E' stato incoraggiante constatare che talvolta terminavo sotto i 4 minuti al chilometro ma sempre ancora con poca disinvoltura.
In questo periodo ho notato che l'andatura eccessivamente lenta non mi aiuta, le sensazioni migliori le ho con un passo più allegro, sono più comodo nella posizione di corsa che assumo con un'andatura leggermente più sostenuta. Devo solo aumentare l'autonomia di corsa.
Ultimo appuntamento previsto la gara di Castell'Umberto con Massimo Modica come direttore organizzativo. Sono contento che mi abbia chiamato per partecipare anche nelle mie condizioni attuali, è sempre una vetrina di prim'ordine ed è bello esserci: lo scorso anno ho corso abbastanza bene. Anche quest'anno c'è Salvatore (il mio gemello) con me ed andiamo al completo di famiglie al seguito. Non c'è molto da dire riguardo alla gara: il percorso ha quelle tre brevi salitine assurde di poche decine di metri per la pendenza incalcolabile che hanno ucciso le mie ginocchia. Il risultato è che sono stato doppiato per la prima volta nella mia vita: premio dimezzato, pazienza. La giornata è stata piacevole: chiacchiere con gli amici amatori e la serata con la cena in trattoria.
Nell'imminenza del ritorno in Campania appare all'orizzonte l'appuntamento dei terza prova dei campionati italiani di società. Ho saltato le prove dei 10.000 metri in pista e della mezza maratona, adesso non mi sento in forma la il VIOLETTA CLUB chiama: sarò pronto?