sabato 21 novembre 2009

Nuove norme da parte della FIDAL

La versione approvata dal Consiglio Federale del 23-10-2009 per l'organizzazione di manifestazioni contiene delle modifiche rispetto agli anni precedenti che sta già facendo discutere per l'introduzione della tassa di un Euro che gli organizzatori dovranno pagare per ogni atleta classificato (oltre alla tassa gara, eventuali giudici, cronometristi...).

Al posto di un'organizzatore di un evento non saprei se augurarmi di avere oltre mille atleti come avviene spesso in Campania o se accontentarmi di qualche centinaio. Ma sarebbe davvero un problema per un'organizzatore? Oppure alla fine andrebbe tutto a carico delle spalle (anzi delle tasche) degli amatori che partecipano alla manifestazione?
Un'altra norma meno appariscente mi sconcerta perché più subdola. L'articolo 5 – Norme per le corse su strada, al comma 3, indica gli atleti che possono partecipare alle diverse tipologie di manifestazioni.
Tipologie di manifestazioniGare per le quali è ammessa la partecipazione di:
Regionali-Provinciali:
  • atleti italiani e stranieri tesserati per Società della Regione affiliate alla Fidal;
  • atleti italiani tesserati in ambito regionale per gli Enti di Promozione Sportiva (Sez. Atletica), nel rispetto delle convenzioni stipulate con la Fidal.
  • atleti provvisti del “cartellino di partecipazione gara”, nel rispetto di quanto previsto all’art. 12/6.
Nazionali:
  • atleti italiani e stranieri tesserati per Società affiliate alla Fidal;
  • atleti italiani tesserati per gli Enti di Promozione Sportiva (Sez. Atletica), nel rispetto delle convenzioni stipulate con la Fidal.
  • atleti provvisti del “cartellino di partecipazione gara”, nel rispetto di quanto previsto all’art. 12/6.
Internazionali
  • atleti italiani e stranieri tesserati per Società affiliate alla Fidal ed a Federazioni straniere affiliate alla IAAF.
  • atleti italiani tesserati per gli Enti di Promozione Sportiva (Sez. Atletica), nel rispetto delle convenzioni stipulate con la Fidal.
  • atleti provvisti del “cartellino di partecipazione gara”, nel rispetto di quanto previsto all’art. 12/6.
E' vero che la maggior parte degli atleti non si sposta dalla propria regione se non per grandi eventi (che presumibilmente sono già di tipologia "Nazionale"), ma perché privare di questa possibilità per eventi minori? Personalmente ho gareggiato in diverse regioni d'Italia ed ultimamente ho scoperto che è un modo di fare turismo con la famiglia. Dovrò stare più attento nella scelta delle destinazioni. Non potrò scegliere di andare ad una maratona come quella del Gargano oppure di partecipare il 1° gennaio al "Tuffo a mare e corsa" a Taormina (una medaglietta ricordo per tutti!) perché non saranno gare nazionali.
La sostanza è che sarà possibile gareggiare solamente nella propria regione a meno che la gara non sia di tipologia nazionale (700€ di tassa gara). Ancora una volta credo che tutto ciò si ripercuoterà sul mondo degli amatori.
Non faccio fatica ad immaginare che a partire da gennaio le quota di partecipazione individuale alle manifestazioni “ordinarie” come le classiche 10 km, diventerà abitualmente di 10€ e dopo un periodo (breve) di lamentele tutti si abitueranno senza protestare.